lunedì 14 aprile 2014

D.I.(F)Y - is better


Vorrei tanto creare uno di quei blog esteticamente perfetti, con un sacco di idee e tutorial su come creare cose meravigliose per i vostri bambini. Ma oltre al fatto che l'ordine estetico sia per me un concetto molto astratto, non ho mai saputo scattare delle foto decenti che non fossero a fiori o paesaggi. 
Rimarrò quindi un'eterna lurker di tutorial altrui, o in alternativa una che si sveglia la mattina e pensa di essere in grado di cucire perfettamente: calunnia, enorme calunnia. Sono una persona creativa e ho abbastanza manualità, ma i progetti risultati disastrosi o (peggio) lasciati a metà superano di molto quelli ben riusciti che posso esporre al pubblico. In linea di massima, sono più brava a creare cose per gli altri piuttosto che per me stessa: ricordiamo la mia indole pigra di base, a volte l'avere un oggetto nuovo solo per me non basta a motivarmi. Per Amalia, quindi, sono riuscita a fare molte più cose in due mesi che per me stessa in venticinque anni, motivata anche dal fatto che la stanza in più, una volta adibita a laboratorio per me e per il mio altrettanto creativo consorte, ora sia destinata alla piccola... con conseguente problema di mancanza di spazio dove mettere il materiale creativo, che comprende: perline di ogni genere, accessori metallici per abbigliamento, campionature di pellami, tessuti (infiniti), macchina da cucire e attrezzi per il cucito, feltro, lana cardata da feltrizzare, carte da decoupage e colle per qualsiasi cosa, superfici da decoupageare in legno o terracotta o plastica (cornici, vasetti etc.), carta crespa e adesiva in varie colorazioni, cartoncini e carte di vario genere, materiale vario per scrapbooking, adesivi, nastri stringhe legacci, tele da dipingere, colori acrilici e a tempera, pennarelli (più che infiniti), pennelli, matite, altro vario materiale da disegno. Il mio progetto era radunare tutto il materiale di base in comode scatole, e tentare di esaurire quasi del tutto il materiale per creare: devo dire che, tra gli errori e le cose riuscite, ho smaltito parecchia roba. E molte delle cose riuscite sono venute meglio di qualsiasi altra creazione degli ultimi anni.
Per me è stato più che terapeutico: non avendo potuto comprare quasi nulla per mia figlia, vista la mancanza di fondi, ho soddisfatto il bisogno di avere cose a mio gusto nella sua cameretta.
Ecco le mie opere migliori! Ho trattato il più possibile le foto con Photoshop, ovviamente, non perché gli oggetti necessitassero miglioramento - ma perché la mia incapacità nel maneggiare una compatta automatica li avrebbe svalutati. Non sono opere perfette, comunque, ed è questo l'importante.

1# Abitini da vecchia t-shirt e canottiera. 



Per fare queste ho seguito più o meno questo tutorial. Non avevo voglia di fare la treccia e cucirla a mano però, quindi per la canottiera (grigia) ho semplicemente tenuto lo scollo originale e ribordato le maniche, tenendo due treccine semplici e sottili per le spalline. Per l'altra ho riutilizzato lo scollo della t-shirt e bordato le maniche con della passamaneria, oggetto che ho scoperto solo di recente e che risolve innumerevoli problemi di bordi storti e cuciture troppo visibili.


2# Felpina lunga da felpa.

 
 Ok, questa era facile. La felpa era già abbastanza piccola, l'ho solo stretta e ho ribordato le maniche in modo da farle a campana. C'era un cappuccio lungo a punta, che ho tagliato mantenendo lo scollo originale e ripiegato su un laccio per le scarpe (ovviamente mai utilizzato) da usare come coulisse.
La felpa originale veniva da questo negozio di Napoli, bellissimo, e non ho mai avuto il coraggio di buttarla via anche se mi era piccola già da tempo... evviva la mia sindrome dell'accumulo!!

3# Gufo portapigiama o portabiancheria.


Questo è il mio orgoglio, sono molto soddisfatta del risultato. Se guardaste l'interno e i dettagli vi accorgereste di alcuni errori madornali pesanti, ma facciamo finta di nulla e guardiamo quest'adorabile gufetto nell'insieme - non è meraviglioso?! Viene dal riciclo di tessuti vari che avevo fermi da mesi o addirittura anni, e mi ha permesso di smaltirne parecchi.

4# Coperta Adolescenziale.

Ecco, posso dire che questa abbia un messaggio più profondo. Queste sono la maggior parte delle t-shirt che ho indossato fino alla nausea dai quindici ai diciassette anni, piene di tutto il mio spirito ribelle e quasi tutte prese a Camden Town - e come tali, composte di un cotonaccio grosso e indistruttibile alla Fruit Of the Loom, molto facile da cucire anche in uno snervante patchwork. Attorno e dietro è tutto pile in doppio strato, avanzato da dei vecchi costumi di Carnevale, materiale che la rende molto pesante e grossa, quindi utile sia come copertina che come telo da gioco (sempre che non si spaventi a vederla, in tal caso la posso sempre mettere via e riproporla verso i suoi tredici anni). 


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